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giovedì 18 luglio 2013

Area Dufour, facciamo davvero chiarezza


Il Gruppo Lega Nord–Pdl ha recentemente distribuito un volantino dal titolo “Facciamo chiarezza”, che al contrario racconta una “verità” solo parziale, perché adattata allo scopo di nascondere le responsabilità di chi non è stato capace o non ha voluto mantenere le proprie promesse elettorali.

Quale forza di opposizione è nostro dovere denunciare ogni situazione che riteniamo metta a rischio il bene comune in Albiate, questo abbiamo fatto sin qui e questo faremo fin quando non ci verrà concesso l’onore e l’onere di poterlo amministrare.

Allora, facciamo davvero chiarezza:
  • Innanzitutto diciamo con forza, che per noi la difesa degli interessi presenti e futuri di TUTTI i cittadini di Albiate, deve venire prima degli interessi contingenti di qualche immobiliare;
  • ribadiamo che nel 1995  il PDS votò a favore della 5a variante, perché l’area Dufour sarebbe stata adibita a standard, cioè destinata alla realizzazione di servizi potenzialmente necessari al paese (scuole, asili, verde attrezzato, centri sportivi, ecc.), con un indice di edificabilità di 25.000m3 e non certo 45.000m3;
  • quando nel 2009 la giunta Viganò stravolgeva questa impostazione aumentando eccessivamente le volumetrie, particolarmente per l’area Dufour, i nostri consiglieri votarono contro l’approvazione del PGT;
  • la giunta Lega Nord-Pdl, vanta di aver ottenuto dopo “tre anni di serrata trattativa” la cessione al Comune di 50.000m2 di terreno verde, ma il piano delle regole prevedeva già la cessione di aree verdi da parte dei privati; perciò quanto ottenuto è una sorta di minimo sindacale, rispetto alle roboanti promesse elettorali, con tanto di sceneggiata per la distribuzione della “terra dei nostri padri”;
  •  riteniamo che non ci si possa nascondere dietro un dito attribuendo le colpe ad altri, quando si ha la responsabilità diretta di amministrare; la Giunta guidata da Lega Nord-Pdl avrebbe potuto fare qualcosa di concreto per mantenere le proprie promesse elettorali, invece ci risulta che nel Marzo 2012, fra le varie osservazioni inviate alla Provincia in merito al PTCP (Piano Territoriale Coordinamento Provinciale), il Sindaco ha firmato la richiesta di escludere l’area Dufour dalle Aree Agricole Strategiche (aree sulle quali non si può costruire), una richiesta peraltro inutile perché la Provincia ha precisato che l’area già non ricadeva su un’area AAS (PROT. PROV. 11345//n.143); ora ci spiegheranno forse che è colpa di qualcun altro, ma noi chiediamo: per chi prometteva di difendere l’area Dufour, non sarebbe stato un buon “pretesto” se questa fosse stata inserita in un’Area Agricola Strategica del PTCP?
  • Il Sindaco Confalonieri, ha dichiarato in consiglio comunale che la sua volontà di difendere le aree verdi di Albiate è una sufficiente garanzia per il futuro, senza bisogno di aderire ad un Parco Regionale, allora gli CHIEDIAMO quanto sia compatibile questa affermazione con il fatto che ha invece firmato la richiesta di escludere anche l’area agricola fra Via San Carlo e via Sant’Ambrogio dal vincolo di protezione delle Aree Agricole Strategiche provinciali, motivandola con “ragioni di razionalizzazione e completamento urbanistico” - Per la tranquillità di chi legge, informiamo che la Provincia fortunatamente non ha accolto quest’altra richiesta, perché l’area in questione, secondo la banca dati ERSAF, ha un valore medio agricolo ALTO, inoltre ha un’estensione superiore a 0,2 ha e si pone in continuità con altre Area Agricole Strategiche.
  •  Infine, chiariamo che non facciamo alcuna confusione fra area ex-Dufour, parco ALMASOLIS ed adesione al Parco Regionale, ma a coloro che hanno deciso di sacrificare definitivamente l’area Dufour ed hanno affossato il parco locale ALMASOLIS, chiediamo una atto che dimostri concretamente la volontà di difendere in modo duraturo il nostro territorio, quale sarebbe l’adesione al Parco Regionale.
La difesa del nostro territorio, ormai quasi totalmente urbanizzato, è una scelta che non ha colore politico, ma che ha bisogno di essere realizzata con atti concreti e non con generiche affermazioni di volontà.

Dobbiamo fermare la spinta continua alla edificazione: non è più possibile finanziare le opere pubbliche solo sacrificando il verde e le aree agricole, ma dobbiamo puntare sulla riqualificazione dell’ esistente e sul risparmio energetico, con una pianificazione attenta delle effettive necessità del nostro Comune.

E' ancora possibile firmare la petizione, firma anche tu.

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